Intervista ai Playerinside, 2 tra i più famosi youtubers italiani a tema videoludico.

Buongiorno a tutti, oggi abbiamo il piacere di intervistare i Playerinside. Due Youtuber catanesi con oltre 200.000 followers nei loro 2 canali, che trattano di videogiochi moderni e anche un pò retrò, con uno stile, una professionalità e un’umorismo del tutto unici! XD
Ecco alcuni link utili, i loro canali youtube:
Pagina ufficiale Facebook:
1) Raiden e Midna, quali sono i vostri veri nomi? Cosa fate nella vita? Come vi siete conosciuti?
Ciao a tutti e grazie per l’intervista. Ci chiamiamo Gianluca Verri e

Maria Elisa Calvagna. Nella vita abbiamo tanti interessi ma attualmente

Youtube è al primo posto. Ci siamo conosciuti chattando su MSN nell’ormai

lontano 2004.

2) La vostra grande attività su youtube, ma anche su altri social, quanto tempo vi lascia alla vostra vita reale, come riuscite a far conciliare il tutto?
Ultimamente decisamente poco. Dobbiamo infatti stabilire delle giornate

di riposo. Anche se si tratta sempre di riposo relativo poiché non

riusciamo mai veramente a staccare del tutto da Internet (soprattutto

Raiden!). Comunque non siamo ancora a livelli patologici, questo no!

3) Quali sono le vostre passioni oltre ai videogames? Quanto tempo dedicate ad essi e ad altri hobby?
3) Abbiamo veramente tante altre passioni, tra cui il cibo, i viaggi, la

musica e il cinema. Dedichiamo a questi altri hobby il giusto tempo,

privilegiando l’una o l’altra passione a seconda dell’umore di quel

giorno.

4) Da “vecchio iscritto” al vostro canale quale sono, credo che il vostro maggiore punto di forza sia la vostra grande intesa,sia nella preparazione dei video, ma sopratutto “nel video stesso”. Quanto crediate incida il vostro vivere insieme, essere sposarti, nel successo del canale?
Beh tantissimo. Non esiste canale solo con uno dei due, ormai. Siamo

complementari e anche i nostri fan ci reclamano sempre in coppia. Quando

ci azzardiamo a fare un video separatamente… apriti cielo! Subito mille

domande su dove sia finito l’altro!

5) Cosa pensate dell’Italia in ambito videoludico? Secondo voi come mai i videogiochi sono visti ancora come giochi per bambini o per adulti poco cresciuti? Perchè ci sono così poche software house italiane, rispetto ad altri paesi come magari la Francia o l’Inghilterra? Cosa pensate in generale degli organi di informazione italiani? Videoludici e non? Da vecchio videogiocatore quale sono, sono davvero rammaricato che non ci sia nemmeno una rivista cartacea multipiattaforma acquistabile in edicola.
La situazione in Italia è molto migliorata rispetto a qualche anno fa,

soprattutto sotto il punto di vista degli indie (giochi sviluppati da programmatori indipendenti a basso costo). Per i quali però spesso

non impazziamo, siamo più giocatori da tripla A (giochi sviluppati da grandi case produttrici con investimenti di milioni di dollari/euro).
Rispetto ad altri paesi è presto detto: in Italia le tasse sono

semplicemente assurde. Altissime! È giusto pagarle, ci mancherebbe, però

sono veramente proibitive. Così anche software house talentuose, italiane,

migrano all’estero o licenziano poco a poco i loro impiegati con

conseguente fuga di cervelli.
Gli organi di informazione italiani… dunque… Ci soffermiamo sulle

riviste specializzate. Molte di esse sono competenti e svolgono un grande

lavoro ogni giorno. Lo sappiamo anche avendoci lavorato in passato, in

diverse di esse.
Per quanto riguarda le riviste cartacee, beh… è da troppo tempo che non

ne acquistiamo una. E prima le acquistavamo praticamente tutte e per tutte

le piattaforme! XD

6) Cosa pensate dei videogiochi odierni? il profitto ha avuto la meglio sulla qualità? Le software house odierne, secondo voi producono giochi di livello oppure puntano al guadagno facile a discapito del videogiocatore?
Qualche anno fa non l’avremmo detto però in alcuni casi, purtroppo, è

così. Manca l’inventiva perché manca la possibilità di rischiare. Si deve

sempre concretizzare e quindi si investe su progetti sicuri e spesso

scopiazzati. Un po’ come se su Youtube ci mettessimo sempre a fare gli

stessi video solo perché vanno forte.

7) La vostra avventura su Youtube è iniziata quasi per gioco, ma ora, dato il numero di iscritti e la quantità/qualità di video che pubblicate, si può dire che sia diventata quasi una vostra seconda attività lavorativa, siete d’accordo con questa mia descrizione? Riuscite a considerare Youtube come un lavoro o semplicemente per voi è anche un modo per divertirvi e creare una community di videogiocatori? Di conseguenza, con l’aumentare degli iscritti sono arrivati i primi “detrattori”, anche se chiamarli così forse è un pò eccessivo. Tuttavia, le critiche, come i complimenti (che sono la stragrande maggioranza), incidono in quale modo sulle vostre scelte future? oppure avete una via maestra prestabilita da seguire?
No, attualmente è una prima attività lavorativa, altro che seconda! XD
Tuttavia noi siamo sempre del parere che, data la passione fuori dal

comune che mettiamo in quello che facciamo (domani potrebbero pure

togliere la monetizzazione per mesi e mesi e non ce ne faremmo un grosso

cruccio) definiamo sempre Youtube come “una passione che ci dà un piccolo

ma adeguato ritorno economico”. Per ora – e speriamo per molto tempo – la

vediamo così. Chiamare una passione “lavoro” toglie la magia e la bellezza

della passione stessa. Il lavoro non lo abbiamo MAI inteso come qualcosa

di “divertente” o “appassionante”. Ma sempre come un obbligo. Ecco perché

facciamo fatica a chiamare Youtube un “lavoro”.
Ovviamente, proprio perché una passione, si riesce a condividere tutto con

una bella community che aumenta ogni giorno.
Quando le critiche sono costruttive e si condividono, anche solo in parte,

non possono fare altro che migliorarci. Quando sono frutto di invidie o di

affermazioni quantomeno audaci di detrattori (che, di fatto, non sanno che

rischiano molto più di ciò che pensano a fare certe illazioni) le

trattiamo come tali. A seconda dei casi. Abbiamo diverse e robuste tutele

sotto questo punto di vista. Anche legali.

8) Cosa ne pensate della Realtà Virtuale nei videogiochi? Secondo voi tra 5-10 anni giocheremo tutti con Oculus Rift o con apparecchi similari?
Non siamo molto interessati a questo tipo di approccio al videogioco che

di fatto lo snatura e non ne aumenta il fascino come “sostituzione totale”

del classico controller. È qualcosa “in più” che non attecchirà come

soluzione principale nell’approccio ai videogiochi. Peraltro troppe

persone soffrono di motion sickness (nausea, vertigini), noi compresi,

perché possa diventare un fenomeno di massa così presto. Consideriamo

anche i costi, decisamente proibitivi.

9) In un futuro prossimo, credete che le console si fonderanno ai pc? Avremo una specie di Ibrido? Già ora le console vanno su internet, fanno aggiornamenti sia nei giochi, che nella dashboard, hanno numerose applicazioni. Mentre i Pc fanno girare giochi che solo pochi anni fà erano dedicati prettamente ad un pubblico console e la facilità di utilizzo è senza dubbio aumentata, così come la loro potenza rispetto alle console odierne….secondo voi come si evolverà la situazione?
Eh, belle domanda. Ultimamente il mercato PC ha avuto un incremento

incredibile. Su PC c’è praticamente tutto e il Pc può essere trattato

anche come una sorta di console. Noi stessi, acquistando Steam Controller

e Steam Link, ormai abbiamo una sorta di nuova console potente a casa

(potente perché è un PC veramente performante ).
Domanda decisamente difficile, considerando che rispetto alle precedenti

generazioni, queste console attuali stanno, almeno in parte, deludendo. O

comunque non entusiasmando.

Vi ringrazio per l’intervista, un mega saluto al Mitico Raiden dai 1000….volti XD e alla grande Midna, sempre sorridente e professionale!
Grazie a te, a voi. È stato un piacere!

– Raiden e Midna

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