Governo Lega Nord-Movimento 5 Stelle, la mia opinione….

Ho deciso di riaprire il mio blog personale dopo mesi di assenza.

Il blog presenterà articoli nuovi a cadenza settimanale, che riguarderanno molti temi, molte tematiche che svarieranno dalla politica allo sport, passando per la tecnologia e i viaggi.

Ho la presunzione di definirmi “uno scrittore” e non un saggista, scrivo molto bene e alcune mie missive sono state pubblicate su riviste cartacee reperibili a livello nazionale.

Sono sufficientemente argomentato su determinati temi, su altri ammetto la mia ignoranza perciò non li tratterò come molti fanno invece in rete. Inoltre ho scelto questo mezzo di comunicazione “un blog” e non Youtube ad esempio, perchè non mi interessa divulgare il mio pensiero a quante più persone possibili, ma solo a determinate fasce di utenza. Purtroppo o per fortuna. Internet è diventato un mezzo di comunicazione dove tutti hanno diritto di parola e spesso l’anonimato fà uscire il peggio delle persone, per cui, mi tengo, almeno per il momento alla larga dai principali social network, come faccio d’altronde anche nella mia vita reale, dove faccio un uso parsimonioso dei social network.

Cominciamo con un argomento che mi sta a cuore, il Governo attualmente in carica.

Seguo le vicende politiche, economiche, sociali con abbastanza assiduità, leggo molti quotidiani(al Bar, oppure ne compro in genere 3-4 a settimana), svario molto e vado da: “Il Fatto Quotidiano” “Repubblica” “La Verità” “Il Corriere della Sera”,in TV seguo quasi quotidianamente 8 e Mezzo in onda su La 7 condotto da Lilli Gruber (a mio avviso una delle migliori giornaliste italiane degli ultimi 10-15 anni) Youtube lasciamolo stare, non voglio offendere la mia intelligenza sentendo gente che non sà usare il congiuntivo…. e non nascondo di avere una certa simpatia verso il Movimento 5 Stelle anche se non ne condivido totalmente la visione della politiche ma sopratutto l’operato di alcuni dicasteri.

Andiamo con ordine, il governo attualmente in carica sta facendo una ottima politica sull’immigrazione. Tutte le nazioni del mondo, quantomeno quelle civilizzate hanno regolamento sull’immigrazione, l’Italia non ne aveva uno, e il Partito Democratico usava l’arma dell’ospitalità per il consenso elettorale e per far guadagnare i loro “amici”.

Su questo Salvini e Di Maio stanno governando bene, infatti gli sbarchi sono drasticamente diminuiti e finalmente qualcuno in Europa sta capendo che non siamo l’ultima ruota del carro, ma che, almeno su alcuni temi, siamo padroni a casa nostra.

Un immigrato costa allo Stato 36 euro al giorno, se moltiplichiamo la somma per tutti gli immigrati ospitati nelle varie strutture, questi costano 4 miliardi di euro l’anno allo Stato Italiano, una spesa insostenibile per una Nazione dove molti italiani hanno una pensione di 480 euro al mese, senza contare quanti vivono sotto la soglia di povertà e quanti sono senza impiego, inoltre il tasso di disoccupazione del 30% su scala nazionale, non tiene conto di quanti, il lavoro non lo cercano neppure più e non sono iscritti in nessun organo istituzionale.

Questione Morale/Stato Italiano:

Il Movimento 5 Stelle ha avuto il grande merito di mettere al centro della questione politica italiana, la questione morale, quando ancora non se ne parlava neppure, ora sono al governo e buona parte dei loro propositi si sta trasformando in realtà. Era un paradosso che gente “condannata” in primo e secondo grado, emanasse leggi all’interno del parlamento italiano, un pò come se dei ladri facessero delle leggi per alleggerirsi le pene, anzi, più che un paradosso, una realtà. Per decenni abbiamo avuto una classe politica che faceva finta di litigare ma che alla fine era un tutt’uno, un unico sistema che amministrava il potere, la Lega, facente parte di questo sistema e che è al governo si è appiattita direi giustamente su queste posizioni. Lo Stato fà finalmente lo stato, le ville dei Casamonica “Clan Malavitoso” sono state distrutte sotto la gestione del sindaco di Roma ,Virginia Raggi, mi chiedo forse perchè le altre amministrazione non l’abbiano fatto (Paura di ritorsioni forse?), il governo recentemente ha varato una legge secondo la quale chi acquista una vettura ecologica o basso impatto ambientale, ha diritto ad agevolazioni fiscali, questo è un intervento sottovalutato da molti, ma in una ottica futura sarà di vitale importanza per l’ambiente, sopratutto nelle grandi città, la rinuncia ai termovalorizzatori è uno schiaffo alla criminalità che, specie nel suo Italia la faceva da padrone sotto questo punto di vita.Il taglio dei vitalizi per i parlamentari, farà risparmiare allo stato italiano dai 40 ai 50 milioni di euro l’anno, taglio previsto sopratutto per chi ha fatto solo 1 legislatura, un esempio su tutti, Antonio Razzi, Senatore per una legislatura con l’Italia dei Valori e poi con il Popolo della Libertà. La sensazione è che qualcosa finalmente si stia muovendo. Mi aspetto una guerra senza quartiere alle grandi multinazionali che evadono sistematicamente il fisco italiano, delocalizzando la forza lavoro con stipendi da fame, alla Camorra (che è uno Stato nello Stato) al gioco d’Azzardo che rende tanto ai soliti noti, ma rovina le persone da un punto di vista economico ed umano (su questo il Governo si sta muovendo).

Manovra Finanziaria. Qui purtroppo si sta notando il dilettantismo di buona parte della classe dirigente del M5S, mista alla Lega Nord che tramite il suo leader è sempre in prima linea andando avanti più a colpi di Slogan (in primavera ci sono le elezioni europee) che di fatti, lasciando la patata bollente in mano a Di Maio, visto che l’elettorato del M5S è molto più esigente di quello della Lega Nord…La manovra finanziaria non è molto difficile da comprendere, anche per chi non è un economista ma semplicemente per chi, magari si informa e ha letto qualche libro di economia.

Abbiamo un debito con l’Europa che ammonta a circa 2.300 milioni di euro, il nostro paese cresce meno di tutti nell’Eurozona, su questo debito ogni anno dobbiamo pagare gli interessi verso servizi e finanziamenti che l’Europa ci dà ogni anno (Esempio 500 milioni per la TAV), in parole povere è come acquistare un articolo in un centro commerciale, pagandolo a rate con gli interessi…..Il debito pubblico italiano è esploso negli anni 90, e l’unico governo che ha saputo arginare la sua esplosione è stato il primo governo Prodi.

Ora quello che chiede l’Italia all’Europa è qualcosa di davvero inimmaginabile…..chiedere ancora più soldi, sforare il “patto di stabilità” spiegato pocanzi…con l’obbiettivo di far crescere il PIL (prodotto interno lordo)…

E’ come se un imprenditore, ha un debito con una banca al tasso del 4% (esempio), l’imprenditore và dalla banca e chiede, abbassatemi il tasso di interesse del 2%, così la mia attività produrrà di più e io sarò in grado di pagarvi prima il debito, il Direttore della Banca guarderà interdetto l’imprenditore e lo manderà probabilmente a quel paese, richiamandolo all’ordine e alla puntualità suo pagamenti.

La sintesi su cosa penso di questo governo e del paese si può sintetizzare con Roma.

Una città governata male per decenni, sotto le macerie…..ora governata da 2 anni e 6 mesi da un Sindaco Sicuramente Onesto, con tanti pregi ma anche alcuni importanti difetti, la macchina Italia può riprendersi ma ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti, politici competenti ed onesti e cittadini altrettanto propensi alla causa “Italia”.

Fritture di Pesce contro ONESTA’ E COMPETENZA.

Amici del Blog, dopo 2 anni dove ho scritto 34 articoli, mi sono reso conto che, per dare più visibilità al mio pensiero sulla politica, ma su tante altre tematiche trattate, il mezzo migliore fosse YouTube, ecco il mio primo video dove parlo in prima persona.

Un video incentrato sulla politica, da qui al 4 marzo ne pubblicherò altri, Domenica sarò al Grand Hotel di Salerno a vedere il Candidato Premier del Movimento 5 Stelle, Luigi di Maio, ma ecco il mio video sulla nostra terra e sul perchè dobbiamo cambiare rotta, abbiamo un’arma potentissima, la matita, da usare il 4 Marzo.

Adesso o MAI piu!

 

La Casa de Papel, SOLO su Netflix

La Casa de Papel è la prima produzione Spagnola di Netflix, colosso Americano che produce film ma soprattutto serie TV, usufruibili tramite una TV Wi-Fi e una linea ADSL (oltre che di un abbonamento alla piattaforma chiaramente) , molto meglio se avete una TV ULTRA HD (4K) – HDR con un Sonoro quasi da Cinema e una Fibra Ottica da 150 MB, ma ne parleremo in separata sede….

Raramente mi sono sentito così emotivamente coinvolto vedendo una serie TV….La Casa de Papel racconta di un colpo da 2 miliardi e 400 milioni di euro alla Zecca di Spagna,a Madrid. Prendere tutti questi soldi senza rubare a nessuno, questo è il motto de “Il Professore” il genio che sta dietro l’operazione…una persona di media età dalla personalità molto particolare. Timido,bipolare (forse), introverso, ma allo stesso tempo calcolatore e in grado di tener testa alla polizia spagnola capeggiata da Raquel Murillo, donna dal passato turbolento, reduce da una separazione con la quale “Il Professore” avrà una relazione parallela a quello che è il suo personaggio, con lei sarà semplicemente Salvador, un disoccupato spagnolo con un’attività (fittizzia) di vinificatore, appena avviata.

“Il Professore” raduna a se i migliori esperti sul campo per tentate un colpo di tale portata, mai visto nella storia, nemmeno a Las Vegas. La preparazione per tale colpo richiederà 5 mesi di preparazione in una proprietà sconfinata fuori Madrid, dove i protagonisti, ognuno esperto in una materia darà il suo vitale contributo, nessuno di loro sà i nomi, la storia e il perchè i loro compagni sono qui ora , basti pensare che ogni componente del gruppo prende un nome di città, avremo: Oslo ed Helsinki 2 guerriglieri russi, Rio, esperto in hackeraggio di sistemi di sicurezza (porte blindate, telecamere, sistemi informatici), Nairobi, esperta in falsificazione di banconote e così via….a Capo dell’Operazione, una volta entrati nella Zecca di Stato, ci sarà Berlino, una persona dalla personalità piuttosto narcisista ed egocentrica. Il Professore comunicherà con loro tramite una linea telefonica analogica, impossibile da individuare per la polizia.

Il colpo ha inizio….la Zecca di Stato viene presa d’assalto ma senza nessuno spargimento di sangue, questa è la Regola numero 1, che il Professore dà a Berlino. Ci sono 67 ostaggi, lavoratori, visitatori ed accompagnatori che si trovano li, a loro malgrado, in quel momento. Gli ostaggi vengono trattati bene, ognuno di loro ha delle problematiche, e i rapinatori non esitano a soddisfarle, nei limiti delle possibilità: donne incinte che vogliono abortire, donne che assumono farmaci, richieste particolari….ma nonostante tutto i mitra sono li ben puntati, il clima inevitabilmente col passare delle ore, dei giorni, sarà sempre più pesante, l’ansia e la preoccupazione cresceranno negli ostaggi, ma anche nei rapinatori….

Vi è una serrata trattativa tra la polizia e Il Professore, che parlerà con voce metallica per non farsi riconoscere dalla polizia. Il Professore avanzerà delle richieste alla polizia, volte a depistare il loro compito di salvare gli ostaggi ed arrestarli, ma il commissario Murillo, è una persona sveglia e dotata….e avanzerà a sua volta delle richiesta al Professore.

Tutto sembra andare secondo i piani, ma anche il piano più infallibile della storia, calcolato nei minimi particolari, anche tenendo conto della reazione della polizia, potrebbe avere qualche intoppo….

Gli ostaggi, almeno parte di essi, si “relazionano” in un certo modo con i rapinatori, Arturo Roman, Direttore della Zecca, la sua amante, una ragazza figlia dell’ambasciatore britannico…senza contare poi che la bellezza di questa serie è che ogni personaggio, ha davvero una personalità spiccata, particolare, che lo differenzia dagli altri, cosa che raramente ho visto in altre serie TV, in 2 anni e 3 mesi di Netflix. I rapinatori poi non sono degli assassini, sono solo persone desiderose di vivere meglio, con 300 milioni di euro a testa, se la cosa finisse senza spargimenti di sangue, il popolo spagnolo li vedrebbe come degli eroi nazionali. (cosa che credo avverrebbe anche nella realtà).

Ma come detto pocanzi, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, il clima si surriscalderà, la polizia tallona i rapinatori fino ad individuarne qualcuno, con nome e cognome REALE…..ci saranno round vinti dai rapinatori, altri, pochi dalla polizia.

La Serie è strutturata in 13 episodi, che variano dai 45 ai 60 minuti. I primi episodi sono essenzialmente volti a far conoscere pian piano i rapinatori e gli ostaggi più “in vista”, con flashback di quando si preparavano alla rapina ed eventi tutto sommato non molto rilevanti ai fini del proseguimento della trama, ma non per questo noiosi anzi, la mia preferita è Tokio, ragazza molto loquace ed arcigna, che viene salvata giusto in tempo dal Professore prima di essere arrestata dalla polizia prima della rapina….piccolissimo spoiler che poi spoiler non è, dato che tratta i primi 3 minuti di messa in onda e qualcosa trapela dai vari trailer in rete, ma li descrivo per farvi capire lo spirito di questa serie e del perchè io l’abbia così amata.

Reduce da una rapina finita male, dove perde la vita il compagno, Tokio chiama da una cabina telefonica la mamma….dicendole, vediamoci al mercato dove non c’è nessun poliziotto. Tutto sembra andare bene, l’inquadratura sembra destare la buona fede della madre…ma un secondo dopo l’inquadratura si apre, e i mitra della polizia sono tutti rivolti verso la madre di Tokio. La ragazza si accinge a raggiungerla, quando il professore con una Seat Ibiza del 92 (tenete in mente la macchina e la data di immatricolazione) le si avvicina e le dice, “Vai per caso al mercato??”, Tokio gli punta la pistola in mezzo alle gambe e solo allora capisce che il realtà Salvador (Il Professore) l’aveva salvata da 30 anni di galera ed ingaggiata per il suo colpo.

Questo è un piccolo esempio perchè io ami tanto questa serie, i colpi di scena più rilevanti ci sono negli ultimi 3-4 episodi, dico solo che per come finisce la prima stagione….molto ma molto difficilmente ne vedremo una terza.

Salvador sarà stato in grado di tener testa alla polizia fino alla fine? I sequestratori avranno il sangue freddo per portare a termine il colpo? Che ne sarà degli ostaggi, di alcuni di essi in particolare, che durante la rapina hanno dimostrato affinità fisiche oltre che caratteriali con alcuni dei rapinatori? L’ansia, la paura, l’insicurezza su chi prevarranno di più?

Vi lascio un trailer e vi consiglio caldamente la visione, mi auguro che la seconda stagione venga rilasciata entro il 2018, anche se presumibilmente dovremo aspettare il 2019.

 

Recensione PES 2018; 4 mesi e 400 partite dopo….

Il 15 settembre 2017 per: xbox one, xbox 360, playstation 4 e playstation 3, è stato rilasciato per il mercato europeo Pes 2018, il titolo calcistico per eccellenza di Konami, famosa soprattutto, oltre che per la saga di PES anche e sopratutto per quella di Metal Gear Solid, serie che almeno io, non ho mai amato davvero alla follia anche se ho giocato a quasi tutti i capitoli.

Parliamo un pò della storia di questo brand, il primo PES venne alla luce verso la metà degli anni 90 per Super Nintendo, prima in Giappone e successivamente in America e in Europa, il titolo originale tutt’ora rispondeva al nome di Winning Eleven, per il mercato giapponese.

La serie è stata da subito apprezzata dal grande pubblico, preferendola negli anni a Fifa Soccer (suo rivale attuale), ma anche a titoli calcistici meno importanti come Actua Soccer, Virtua Soccer, World Soccer Italia 90,USA 94 ecc ecc

Negli anni successivi la serie ha avuto alti (molti) e bassi (pochi)….con l’avvento delle linee ADSL, su Xbox prima e su 360 poi uscirono PES 5 e un anno dopo PES 6, giochi in cui ero molto bravo, vinsi alcuni tornei (era l’epoca del boom sui vari portali online), ne avrei potuti vincere molti di più, se non fosse che in finale spesso la pressione faceva brutti scherzi, così dal poterne vincere ad esempio 10, ne vincevo 3, la gloria per queste vittorie era tanta….non tanto per i premi che ricevevo che non superavano mai la cifra di 20-30 euro in beni materiali, quanto più la gloria nell’aver battuto un giocatore come te fortissimo…adrenalina che provavo allora e che provo adesso solo quando si parla di PES. All’epoca inoltre entrai in alcuni clan,partecipai anche ad un torneo di PES a squadre che durò 8 mesi, dove su 8 team arrivammo secondi, il mio contributo fu determinante se non fondamentale per arrivare tra le prime 2. Conobbi poi personalmente molti dei miei compagni di avventure, andai a Napoli , a Roma e a Giarre (CA), paese vicino la bellissima Taormina. Alcune di quelle amicizie durarono mesi, alcune anche anni, ma poi la vita come spesso accade comporta allontanamenti forzati o meno che fanno venire meno il rapporto che si era instaurato un tempo. Dopo PES 6 purtroppo la serie conobbe anni bui, anni dove era impossibile giocare online, dove la giocabilità di PES venne meno e il pubblico si spostò su Fifa di Electronics Art, più per demeriti del titolo di Konami che per altro aggiungo io….ma la tendenza da PES 2016 è cambiata, si sta tornando davvero a giocare come una volta! Finalmente. Partecipai ad un torneo dal vivo anni fà in un centro commerciale nel centro commerciale Le Bolle, uscii ai quarti di finale, ma almeno persi con quello che poi sarebbe diventato il campione del torneo.

Perchè ho deciso di fare questa recensione dopo oltre 4 mesi dall’uscita di questo titolo? Perchè PES 2018 è vicinissimo dall’essere l’incarnazione definitiva del calcio moderno…sia chiaro, c’è ancora un abisso tra una partita reale e questo titolo, ma le similitudini sono davvero tante.

Innanzitutto la fisica, della palla e dei calciatori. Prendiamo ad esempio un calcio d’angolo, a seconda del giocatore che lo batterà e naturalmente dalla nostra bravura, ne uscirà un cross perfetto, sempre che il nostro attaccante sia al posto giusto nella posizione giusta e con la postura giusta per battere a rete, basterà infatti un centimetro di differenza per decretare il risultato finale della nostra azione, un gol, un palo, una traversa, un goffo tentativo, una ribattuta del difensore, del portiere ecc ecc….le possibilità sono davvero infinite.

Ogni giocatore ha le proprie credenziali che incidono sull’effettivo risultato della partita, ad esempio il mio Barcellona dopo l’acquisto di Coutinho per 160 milioni di euro dal Liverpool (terzo trasferimento più costoso della storia dopo Neymar 222 milioni e Mbappe 180 milioni), ha iniziato a vincere partite su partite, al momento di andare “in stampa” giocando contro avversari umani collegati come me tramite la fibra ottica o l’adsl, ho vinto il 59.6% delle partite, perse il 26,4, e pareggiandone nel 14% dei casi, una media assolutamente ottima, che molto probabilmente migliorerà in futuro.

Tra giocatori fortissimi entra in gioco il fattore (casualità), come nel calcio reale, non sempre vince il più forte, mi è capitato di perdere partite da me dominate, di vincerne alcune dove non meritavo (poche a dire il vero) e vincere o perdere partite contro ragazzi che erano forti come me per una ribattuta errata del portiere o per un cross male interpretato dalla CPU che controlla i giocatori non in possesso di palla…insomma come nel calcio reale il fattore fortuna è importantissimo se non fondamentale se parliamo di giocare contro giocatori molto forti fondamentalmente.I volti dei giocatori sono poi davvero realistici, non farete difficoltà a riconoscere Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e la maggior parte dei calciatori di maggior caratura, unica nota dolente le licenze. Non tutte le squadre sono col loro nome reale, ad esempio il Chelsea o la Juventus hanno nomi inventati, ma per fortuna i calciatori sono con nomi e caratteristiche reali.

Il mio ormai prossimo acquisto di una TV 4K della LG non farà altro che accrescere il mio amore per questo Brand, PES è il Calcio, non ci sono Paragoni, sto vagliando anche la possibilità di fare qualche torneo online, vincere il 60% delle partite non è affatto facile e questo fà di me sicuramente un giocatore molto forte e temuto.

Con PES ci aggiorniamo l’anno prossimo, buon PES a tutti!!

Recensione LIBRI. Svevo Moltrasio, Parigi senza ritorno. Le avventure tragicomiche di un italiano in fuga.

In circa 2 anni in cui ho tenuto attivo questo blog, non costantemente, ma prometto di farlo con molta più assiduità in questo 2018…….è la prima volta che recensisco un libro.Non sono un grande lettore, altra mia grande pecca (che però sto correggendo), su circa 30 libri che ho, che svariano davvero tanto come genere, ne avrò completati all’incirca 5-6.

Per recensire questo libro farò una premessa, io adoro la Francia, la loro cultura, la loro cucina, i loro monumenti, la loro lingua (che preferisco di gran lunga all’inglese)…basti pensare che su 7 viaggi all’estero che ho fatto in vita mia, ben 4 sono stati in Francia. Ho visitato 3 volte Parigi (2008-2010-2016) e una volta Marsiglia (2017).

Per parlare di questo libro è inevitabile che io almeno accenni dei miei viaggi e del perchè mi rivedo molto nell’autore, che vive da quasi un decennio a Parigi.

Il mio primo viaggio a Parigi durò appena 3 giorni, era l’ottobre del 2008 e mi organizzai insieme ad alcuni ragazzi conosciuti “virtualmente” sull’ormai defunto forum Alizee Italia, all’epoca non c’era ancora Facebook. Comunque il viaggio andò molto male per diverse ragioni, in primis, il tanto agognato concerto di Alizee non si tenne e venne cancellato pochi giorni prima dalla data prestabilita…40 euro più o meno buttati…e poi questi ragazzi erano tutt’altro che amichevoli. In tutto eravamo in 4, gli altri 3 componenti erano 2 ragazze di Verona, una molto bella ricordo che parlava molto bene il francese, l’altra senza fare molti giri di parole era un cesso e uno di Bergamo che andrebbe psicanalizzato da un’equipe molto all’avanguardia, i classici personaggi del nord che ci danno dei Terroni semplicemente dal modo in cui gesticoliamo e siamo diversi nel comportarci da loro, più freddi e nordici, con noi nel dormitorio c’erano 2 ragazze tedesche, 1 delle quali ricordo che aveva almeno 10 centrimetri più di me. Di quel viaggi mi sono rimaste impresse la Basilica di Notre Dame e l’Arco di Trionfo,la Torre Eiffel la vidi molto da lontano, oltre all’atmosfera Parigina serale,molto molto raffinata…il ritorno poi….dovetti prendere una navetta di notte che mi portava all’aereoporto più lontano da Parigi….ricordo il freddo cane che c’era a quell’ora (saranno state le 2 di notte), ricordo gruppi di ragazzi numerosi per strada nonostante l’ora, ricordo una macchina della polizia a tutta velocità, evidentemente intenta a prendere qualche delinquente….ricordo il signore alla biglietteria, che dormiva sul posto prima di aprire, un uomo di colore sulla cinquantina….il viaggio lo feci con un nero in pulmann a fianco a me, e io addormentatomi nel tragitto, mi ero spaventato perchè temevo che questo mi aveva fregato lo smartphone….ricordo inoltre l’aereoporto, minuscolo e ringrazio 2 signori che mi indicarono la direzione per Roma, per il Check In, se non era per loro ancora stavo a Parigi….

Insomma da un viaggio disastroso a dir poco, ricordo cose bellissime, come fosse successo ieri, eppure sono passati oltre 9 anni da quei giorni li.

Il mio secondo viaggio risale al 2010, qua si trattava di un viaggio-lavoro. Come finito il corso di pizzaiolo in italia e dopo aver fatto una serata in un ristorante e aver sfornato circa 50 pizze margherita tutta uguali…mi sentì forte ed accettai di andare a Parigi tramite un’offerta di lavoro trovata su FB…..

Parlai col mio “futuro” titolare, questo mi disse testuali parole: “io non voglio italiani a lavorare da me”, invece di mandarlo a Fanculo, come dovevo fare, insistetti nel dire che ero bravo e preparato e alla fine lui accettò. Fù una mia grande debolezza infatti come se non bastasse, arrivai all’aereoporto di Orly, e questo mi chiama dicendo di non potermi venire a prendere…50 euro di taxi, se il buongiorno si vede dal mattino….Infatti poi sul lavoro era rozzo e maleducato con i dipendenti,il classico italiano da evitare come la peste se residente all’estero….divorziato, sulla sessantina, fidanzato con una rumena che poteva essere sua figlia…..in 10 giorni di lavoro il suo ristorante sfornò forse 20 pizze, non di più, fatto sta che non era contento del mio operato e così le strade si divisero. In quell’occasione vidi la Fontana di Saint-Michel….molto bella e caratteristica, passai una serata in compagnia di alcuni “amici” anche questi virtuali. Ma andò molto bene, vi era un ragazzo italiano che però era in procinto di tornare in Italia,2 ragazze sempre italiane e una italo-francese, papà italiano mamma francese, era la più bella delle 3, nonchè 3° classificata nel campionato francese di karate, nonostante non credo superasse il 1.60 cm..passammo circa 1 ora in un pub della zona.

La mia terza esperienza a Parigi fù nel 2016, a novembre andai 4 giorni a Parigi, avevo studiato il francese in modo molto produttivo i mesi precedenti e davvero assaporai a fondo la città, le sue bellezze, vidi la Torrei Eiffel finalmente da vicino e anche riconoscendo i difetti di questa città…prezzi altissimi, topi per strada, la costante fretta che avevano i Parigini nel non farti parlare manco dovessero prendere il treno (era evidente che non potessi competere con un madrelingua)….il mio amore per la Francia era ormai sbocciato, ma era sbocciato già dal primo viaggio se devo essere sincero, nonostante i polentoni e il concerto annullato di Alizee. Per farvi un parallelismo, nel 2015 andai a Praga, ma di Praga io ricordo essenzialmente le escort, che uscivano anche se entravi in un posto dove era semplicemente scritto BAR, non ricordo i monumenti, seppur bellissimi della capitale Ceca.

Il mio 4° e ultimo viaggio risale a fine luglio 2017, 4 giorni a Marsiglia. Ero in agenzia viaggi, avevo un budget di circa 1000-1200 euro, potevo scegliere tra Marsiglia, qualche destinazione iberica, qualche paese dell’est, la Grecia…..ma non ci volli molto a decidere, VADA PER MARSIGLIA!!! Marsiglia rappresenta forse la mia vacanza più bella in terra francese. Ho davvero vissuto la loro cultura, il loro modo di vivere, che è tendenzialmente diverso dal nostro. Marsiglia è abitata per lo più da nord africani, la cosa che mi ha colpito di più era il loro molto di vivere il quotidiano tranquillamente, senza angosciarsi per cose che a noi farebbero saltare i nervi. Ho parlato, sempre sfruttando il mio francese maccheronico con numerose persone. Il tassista, che mi ha indicato la partita del Marsiglia il giorno stesso che arrivai al Velodrome, una ragazza che lavorava in hotel molto simpatica e carina, anzi per dirla tutta bellissima come poche…andai in spiaggia con mia enorme sorpresa vidi che le donne, un buon 70% erano in topless, non importa se ventenni, trentenni o ottantenni, li si usa così. Marsiglia viene chiamata, la Napoli di Francia, qualche somiglianza c’è, sopratutto se ci addentriamo nel cuore della città, lontano dalla zona prettamente turistica, ma per il resto ho visto tanta efficienza nei trasporti, molta gentilezza nelle persone (al contrario dei parigini), molto calore tra la gente (non era raro vedere spettacoli di artisti di strada lungo il porto) e cosa che non guasta mai, prezzi modici, per esempio ho pagato solo 15 euro per vedere la partita di coppa uefa del Marsiglia.

Perchè ho fatto tutta questa grande introduzione per introdurvi a questo libro??

Perchè l’autore, Svevo Moltrasio vive da 9 anni a Parigi e io mi sono rivisto, seppur in modo chiaramente meno forte(dato che sono stato in Francia solo 20 giorni in 4 vacanze), in alcune delle sue esperienze di vita vissuta.Ma chi è innanzitutto Svevo Moltrasio? Lui insieme a Federico Ialori, ha un canale youtube chiamato Ritals, dove parlano delle differenze tra Francia e Italia, di come i francesi vedono gli italiani e viceversa, di come sia differente la vita da “turista” ad “abitante” della capitale francese, di come siano diversi i servizi e le opportunità offerte da entrambi i paesi, di come sia diverso il nostro patrimonio culturale rispetto al loro. I loro sketch sono prettamente comici, ma non è una comicità fine a se stessa, è una comicità che fà riflettere sulle difficoltà di come un italiano possa avere qualche problma nel calarsi in un’altra realtà, completamente diversa da quella Italiana.

Svevo è un artista romano, ma di arte non si campa neppure a Hollywood, se non si avverano una serie di congiunture a te favorevoli, sicchè lui lavora in un call center italiano, un pò fuori Parigi, viene pagato meglio che a Roma (9 euro l’ora, contro i 3.5 della capitale), realizza alcuni cortometraggi, ma la svolta l’ha appunto con i Ritals, và detto che questa è una parolaccia che veniva usata dai francesi molti anni fà, nei confronti di noi italiani che cercavamo fortuna oltre le Alpi in cerca di un lavoro, oggi ha un significato più pittoresco che altro.

Comunque la web serie è giunta ormai alla terza stagione, riscuotendo successo sia tra i francesi, sia tra gli italiani che vivono in Francia. Il libro è davvero un Capolavoro se amate i Ritals ( e vi assicuro che non sarà difficile vedendo i loro video ) ,ma sopratutto se amate la Francia….scritto bene, scorrevole, divertente, sembra di avere Svevo che parla quasi a fianco a te.

Gli aneddoti che racconta, dalla partita di calcetto dove i francesi tutti sudati non si fanno la doccia ma si mettono la camicia direttamente x andare al pub, all’assenza del bidet nella maggior parte delle case francesi, e quando c’è non è in bagno, bensì in un’altro luogo dell’abitazione, alla difficoltà nel legare con i francesi anche dopo anni, alle avventure serie o meno su Tinder, per trovare l’anima gemella…, alla loro cucina tutt’altro che perfetta (a differenza di quello che loro vogliono far credere)….insomma non voglio svelare troppo. Mi limito solo a dire che questo è un libro che sta andando letteralmente a ruba, ed è meritevole di essere letto se volete farvi 2 risate, amate la Francia e i Ritals.

Di seguito linkerò uno dei miei episodi preferiti, in modo che possiate farvi un’idea, buona lettura!

 

 

Il Consumismo, secondo me….

In questi ultimi anni, se non mesi ho notato un fenomeno secondo me allarmante, che ha l’unico scopo di spillare soldi ai malcapitati che ci cascano, cos’è? Il Consumismo.

Cos’è il Consumismo, per Consumismo possiamo intendere tutto ciò che noi compriamo in modo futile, tutto ciò di cui noi possiamo fare a meno, senza per questo non rimanere al passo coi tempi ed usufruire di molte cose che noi in realtà già abbiamo.

Mio fratello giorni fà mi fece i complimenti per il mio blog, dicendo però che dovevo metterci un pò più di personalità, okey è arrivato il momento giusto.

Tengo a precisare che quel che scriverò non lo farò in virtù del vecchio detto: “la volpe non potendo arrivare all’uva disse che era acerba”, perchè ringraziando il signore, posso permettermi facendo qualche sacrificio la maggior parte degli sfizi che mi passano per la mente….chi vuole crederci bene, chi no, come si dice, si attacchi al tram.

Ma andiamo per gradi, parliamo di elettronica, anche se potremmo fare altri esempi di altre categoria di beni di consumo. Aziende come Apple,LG,Samsung,Sony,Huawei ormai rilasciano a cadenza annuale i loro smartphone con prezzi tutt’altro che economici. Ma ci sono davvero così tante differenze da poter giustificare la spesa di acquisto di tali prodotti? La risposta è NO, tra un Iphone 6 e un Iphone 8, non c’è NESSUNA differenza nella forma, smartphone usciti a 4 anni di distanza l’uno dall’altro, ma solo migliorie hardware e software e se vogliamo essere buoni, il retro in vetro con ricarica wireless e non più in metallo come era fino a Iphone 6S, per gli altri competitor si può fare lo stesso ragionamento più o meno, tra il modello nuovo e il vecchio cambia poco o niente, eppure ci vengono richiesti non meno di 700 euro all’acquisto di questi device.

Altro esempio esempio ancora più calzante è l’uscita di Xbox One X, una console dal costo di 500 euro, al quale và affiancata una TV 4K dal valore di 900-1000 euro (quelle più economiche sono scadenti), per poter vedere meglio, con più dettagli e in modo più fluido, GLI STESSI GIOCHI CHE IO POSSO COMPRARE E GIOCARE CON UNA XBOX ONE DEL 2013, che ormai costa anche meno di 200 euro, nuova.

Siamo alla pazzia, sarà che io vengo da una generazione (1985) dove usciva una console ogni 6-7 anni e una cosa del genere non era nemmeno pensabile….figuriamoci di attuarla una cosa del genere, sarebbe caduto il mondo.La colpa è dei videogiocatori attuali, perlopiù quindicenni o sedicenni, ma meglio identificabili come BIMBIMINGHIA, basti pensare che sulle 80 milioni di Playstation 4 vendute sinora nel mondo, le esclusive per la console Sony superano si e no i 10 milioni, lo zoccolo duro dei videogiocatori sono quelli che giocano sempre ai soliti: fifa, cod, battlefield, assasin creed, e giocano perennemente online anche su giochi dove l’online davvero ci azzecca come il pomodoro su un gelato. Esempio lampante Uncharted 4.

Sabato ho capito di dover far qualcosa in quel senso quando sono entrato nell’Apple Store di Salerno, vicino la Stazione Centrale. Vi era esposto l’attesissimo Iphone X, ho smanettato un pò vedendo come funzionava effettivamente questo dispositivo, ma uscendo ho pensato, cavolo! Ho speso 680 euro non più di 15 giorni fà per un Huawei P 10, non certo un telefono scadente e ora già penso a quando potrò comprarmi questo?

Da allora ho tagliato davvero tante cose: abbonamenti che avevo a xbox live e al psn (non gioco online e vengono rilasciati gratuitamente giochi vecchi comprabili a 10 euro su amazon), prodotti per la cura personale costosi, in particolare shampoo e maschere, dopobarba….ho talmente tanti titoli da giocare che potrei stare senza spendere 1 solo euro per almeno 6 mesi, ho tolto l’abbonamento a Spotify dato che lo usavo pochissimo, l’unico che ho rimasto, è Netflix, dal momento che sono un discreto fruitore di serie TV.

Sto facendo economia, questa economia, questi soldi risparmiati un giorno mi serviranno per cose che davvero mi servono, non per comprarmi l’Iphone X, cambierò il mio Smartphone quando non funzionerà più bene e quando non sarà più coperto da garanzia.

Stranger Things Seconda Stagione, solo su Netflix.

Lo scorso 27 ottobre, in esclusiva Italiana nonchè Mondiale per i soli abbonati Netflix, sono stati rilasciati i 9 episodi relativi alla seconda stagione di Stranger Things.

La prima stagione ha suscitato un immenso successo, con orde di fans che ne reclamavano una seconda stagione.

Ma che cos’è in realtà Stranger Things? Parliamo di una serie TV, dallo stile molto particolare, con elementi fantasy/horror ma anche con elementi umani/affettivi/umoristici e dallo stile, permettetemelo di dire, dopo 2 anni di fiction, UNICI, in grado di suscitare nello spettatore reazioni imprevedibili tanto da tenerci incollati allo schermo con la voglia perenne di sapere cosa avverrà nell’episodio dopo, e in quello dopo ancora….fino alla fine della seconda stagione, assolutamente non auto-conclusiva!

La storia vedrà come protagonista Will Byers, un bambino che viene coinvolto da un’entità aliena “Il Sottosopra”, un mondo parallelo a quello che noi vediamo con i nostri occhi, regnato da creature malvagie, che usano il povero Will, come tramite tra i 2 mondi. Will ha inoltre 3 fidati amici, dalla spiccata personalità, che lo aiuteranno in questa avventura, il bello di questa serie è che davvero ogni singolo attore coinvolto incide, seppur in maniera diversa, chi in modo importante, chi meno, sul corso degli eventi.

Faremo la conoscenza di Undici, una bambina dotata di poteri paranormali, nella seconda stagione conosceremo anche Otto, “sorellastra di Undici, anch’essa con poteri speciali, seppur diversi rispetto alla già citata Undici…..le 2 sorelle hanno vite diverse, Otto fà parte come Undici degli “Emarginati” persone che non hanno peso o importanta sulla società e sfrutta i suoi poteri per fini personali. Undici invece ha uno spirito nobile, e aiuta i nostri amici a distruggere I Nemici che imperversano per Hawkins, ma le preme anche sapere del suo destino, della madre, scomparsa da tanto tempo.

Nella seconda stagione faremo poi la conoscenza di MadMax, che si unirà al terzetto di amici di Will, e il fratellastro un bullo Billy Hargrove, dal carattere arrogante ed egocentrico.

Non mancheranno i triangoli amorosi tra la bella Nancy Wheeler, sorella di uno degli amici di Will, che sarà contesa tra Jonathan (fratello di Will), ragazzo molto insicuro ed impacciato e Steve, il classico ragazzo che piace per la sua sicurezza e spavalderia. Chi riuscirà alla fine a conquistare il cuore di Nancy? Potremmo non saperlo neppur dopo aver visto la seconda stagione di Stranger Things….

Personaggi di rilievo sono anche il Capo della Polizia di Hawskins, Jim Hopper e l’attrice più importante del cast, la bellissima Winona Ryder, che interpreta in maniera maniacale (non che gli altri attori fossero da meno) Joyce Byers, la mamma di Will.

Al centro di tutto ciò c’è un laboratorio segreto, dove avvengono strani esperimenti e dove i 2 mondi si intrecciano……

Difficile parlare di una serie così bella, senza fare spoiler e dopo 19 ore di messa in onda tra prima e seconda stagione. Ma una cosa è sicura, se siete alla ricerca di una serie che catturi la vostra attenzione, se siete amanti del fantasy, se riuscite a digerire alcune scene un pò forti, ma amate le emozioni e per emozioni intendo anche quelle positive come amore,affetto,amicizia, fratellanza, ma anche di un sentimento quale la FORZA, di cambiare il nostro destino che contraddistingue 11….questa è la serie che fà per voi, non vi deluderà!

 

Huawei P 10

Buona sera a tutti, come sempre, questa sarà una recensione strettamente personale, con uno stile mio, quindi non allineata a quelle che si trovano in rete presso Blogger o Youtuber.

Ho acquistato Huawei P 10 circa 7 giorni fà, ma è stata una scelta non facile. Diciamo che il mio obbiettivo era Iphone X o Iphone 8, ma i prezzi erano decisamente più alti e la mia paura era di dovermi accontentare di un qualcosa comunque inferiore ai prodotti Apple.

Non sono un grande amante ne di LG ne di Samsung, ho avuto top di gamma di entrambe le marche, sopratutto LG, ma non mi hanno mai soddisfatto a dovere.

Ma andiamo con ordine: Huawei ha la sua sede operativa a Shenzhen, una città sub-provinciale della Repubblica Popolare Cinese appartenente alla provincia di Guangdong nella Cina continentale. Li lavorano migliaia di dipendenti, il 70% sono Ingegneri. La casa cinese è poi leader nell’innovazione, basti pensare che il 5G, che entrerà in vigore a partire dal 2020, è stato concepito e studiato da Huawei con la collaborazione del governo cinese. A Shenzhen vi è una sorta di Silicon Valley americana, frutto dello sviluppo industriale che la Cina sta attraversando negli ultimi anni, basti pensare che dal 2014 la Cina è ufficialmente la prima potenza economica mondiale.

Alcuni ingegneri intervistati adesso lavorano li, e non sentono più la necessità di spostarsi negli USA per aver un futuro, basti pensare che molti ragazzi per raggiungere il posto di lavoro impiegano poco tempo, per la recente costruzione di treni ad alta velocità, la Cina poi è l’unico paese al mondo, dove non sono i genitori ad aiutare i figli, a comprare casa ad esempio, ma il contrario.

Torniamo al nostro Huawei P 10 e andiamo a vederlo un pò più da vicino. La versione da me comprata ha uno schermo da 5.1 pollici Full HD, dove si possono vedere filmati e foto con una nitidezza davvero invidiabile. I punti di forza di questo terminale, sono essenzialmente 3, li nemmeno Iphone arriva: 1) la precisione e la velocità di sblocco del telefono tramite impronta digitale (possono essere registrate 5 impronte differenti), 2) la recezione del segnale che è davvero al top. 3) Il grado di personalizzazione dello smartphone, possiamo avere davvero il telefono su misura a seconda dei nostri gusti e delle nostre abitudini, sopratutto riguardo foto e video. Esteticamente poi è davvero stupendo, i materiali usati sono ottimi, superiori a Samsung S7 o LG G5, inferiori forse solo ad Iphone 6S, ma al tatto la qualità dei materiali si nota moltissimo. Sto prendendo come termine di paragone cellulari avuti da me in passato ovviamente. Il comparto audio è ottimo, sia in cuffia che in “cassa”, nulla da eccepire, le fotocamere anteriori, quella in bianco e nero e quella a colori, che talvolta lavorano in simbiosi, sono state fatte in collaborazione con Leica, azienda tedesca leader nel settore e sono ampiamente personalizzabili, idem quella posteriore dedicata ai selfie.

Le foto, così come i video, di giorno sono davvero il top, come detto in precedenza ci sono tantissime personalizzazioni, le foto in bianco e nero sono davvero “artistiche” degne di un fotografo, difficile dare la medaglia d’oro, ma battaglia con Iphone e Samsung ad armi pari, davvero difficile chi sia il migliore. Le foto del P 10 sono molto naturali e solo ingrandendole al massimo si nota qualche imperfezione. La funzione LIVE poi delle foto è stupenda, in pratica si possono avere foto in movimento tipo Iphone.

Parlando di foto e video in notturna, qua, nonostante le tante impostazioni personalizzabili, dò la mia preferenza ad Iphone e Samsung, sopratutto i video, sono un pò sgranati, mentre le foto si difendono molto bene. I Selfie sono stupendi e qui la personalizzazione tocca picchi davvero degni di una Reflex, nemmeno la mia macchina fotografica Sony ne ha così tante: grandezza occhi, occhiaie, dimensioni del viso, colore degli occhi, intensità dei colori, effetto abbronzatura…. e chi più che ha più ne metta, tutte opzioni facilmente raggiungibili e di facile utilizzo, naturalmente.

Il sistema operativo è Android, ma personalizzato su misura per Huawei P 10 e per certi versi ricorda un pò IOS, ma davvero qua siamo al top del top, il telefono è velocissimo e passare da una applicazione all’altra è veloce e piacevole, non c’è l’ombra di un lag o di un ritardo, per merito del processore e dei 4 GB di Ram. La batteria ha una durata che permette tranquillamente di arrivare fino a sera, con un uso parsimonioso del dispositivo.

I comandi vocali sono molto efficaci ed aprono le applicazioni senza che noi muoviamo le mani, così come le telefonate.

Per concludere, Huawei P 10 è un grandissimo cellulare, una validissima alternativa ad Iphone X/8, costa circa la  metà: 680 euro per la versione base da 64 GB, contro i 1180 dell’Iphone X da 64 GB, ed è superiore sicuramente a Samsung o LG in quanto a qualità dell’assemblaggio ed innovazione.

Consiglio questo cellulare a tutti quelli che vogliono un prodotto top di gamma e che vogliono distinguersi dalla massa, con un prodotto valido, dalla filosofia puramente orientale e dalla bellezza unica nel designer, non vi nascondo che a volte guardo il cell per quanto è bello anche se non devo utilizzarlo affatto! XD

Riflessioni su vari temi: Iphone X, Coach online di vario genere.

IPHONE X

Dal 3 novembre, sarà disponibile presso tutti gli Apple Store e le maggiori catene di elettronica, il nuovo Iphone X. Un apparecchio che promette di rivoluzionare il concetto che oggi abbiamo di smartphone, come ad esempio il riconoscimento facciale, in caso di acquisti online.

In internet si sono aperte varie diatribe circa il prezzo di questo dispositivo, che parte dai 1359 euro, un prezzo sicuramente non alla portata di tutti.

Ma andiamo con ordine, Apple da sempre purtroppo, ba prezzi altissimi per tutti i dispositivi che mette in commercio, non solo i cellulari, ma garantisce standard altissimi, assolutamente irraggiungibili per la concorrenza.

Gli Iphone sono i telefoni più longevi, più performanti, più semplici da usare, più alla moda, con la fotocamera migliore, fatti con materiali interni migliori della concorrenza, si svalutano molto meno rispetto agli android e quindi sono rivendibili ad un prezzo migliore, hanno un sistema operativo Proprio. Android è come un motore unico che si deve adattare ad essere montato su più automobili, questo spiega la non ottimizzazione che ne deriva sui vari: Samsung and company. Mentre IOS è fatto su misura da Apple per gli Iphone.

Il discorso prezzo, eviterò di fare retorica e discorsi che non portano a nulla, uno coi proprio soldi fà ciò che vuole, punto, fine discussione….1359 euro per me sono giustificati, non sono troppi, mi spiego meglio. Sono troppi se una persona deve fare enormi rinunce, non sono troppi per chi fà piccole rinunce e magari tra qualche mese vuol comprarselo (come il sottoscritto).

Fermo restando che, torno a ribadire che la concorrenza assolutamente non si avvicina neppure di un millimetro agli standard Apple, preferisco spendere tra 9-12 mesi, 1359 euro per un Iphone X che non 600 per l’ennesimo Android che si svaluta (chissà perchè) dopo 3-4 mesi dall’uscita anche di 300 euro….naturalmente scrivo queste cose, perchè ho avuto top di gamma Apple,Samsung ed Lg….quindi sò cosa scrivo, attualmente ad esempio ho un IPHONE SE.

 

COACH ONLINE DI VARIO GENERE

Ultimamente la mia home di facebook è bombardata da decine di tizi, che vogliono vendere il loro prodotto….o meglio la loro “idea”, per far cosa? Per farti comprare il loro corso che in teoria, dovrebbe farti aumentare il fatturato, sia che tu abbia un’azienda, sia che tu sia una persona singola che vuole una rendita extra garantita.

Il loro metodo di approccio è questo, loro vogliono i tuoi dati personali, ti mandano via email le prime 4-5 lezioni, che spesso sono video, dopo di che ti propongono corsi e libri a prezzi decisamente proibitivi….sopratutto considerando che non vendono NULLA di concreto, il filosofo greco Parmenide affermava, non si può parlare del nulla, se io ti vendo un prodotto: un televisore, un cellulare, un auto, uno scooter, qua parliamo di cose solide, reali, che si possono vedere e toccare con mano.

Per pura curiosità, anche perchè la crescita personale mi interessa, ho sempre voglia di mettermi in gioco, di migliorarmi e di non procastinare, i mediocri vivono sempre secondo la solita routine, non si pongono mai nuovi obbiettivi….ho dato ad un paio di loro i miei dati, mi sono arrivate alcune email, ma purtroppo le mie sensazioni erano giuste, tante belle parole, ma nulla di concreto. Alcuni utenti di FB, hanno chiesto loro di come LE LORO aziende abbiano aumentato il fatturato, ma guarda un pò….stranamente nessuno ha risposto alle loro richieste.

 

Altra categoria parallela, sono i coach motivazionali, quelli che, sempre con i loro: video, corsi, libri hanno la presunzione di cambiarti la vita, renderti felice, pieno di soldi e gratificato sopratutto. Questi individui in realtà non hanno alcuna qualifica per fare ciò…non sono ne psicologi, ne psicoterapeuti ma sono solamente dei copioni di quelli che hanno inventato questo tipo di “approccio”, gli americani, in particolare, il più noto di questi si chiama Antony Robbins. Gente che promette di risolverti la balbuzie…insomma ce n’è per tutti.

Purtroppo i “polli da spennare” che vanno a questi corsi sono tantissimi.Per la loro felicità, a loro non interessa NULLA di te, ma gli interessano solo i tuoi soldi, poi loro molto furbescamente propongono sempre nuovi seminari. Viviamo in un epoca di grande incertezza, sopratutto sociale ed economica, e le persone insicure facilmente si fanno abbindolare da questi ciarlatani, ma la cosa che per me è più chiara è che ognuno ha la propria storia, al mondo siamo in 7 miliardi, ognuno ha la propria personalità e per raggiungere gli obbiettivi nella vita, ti devi solo dar da fare, devi lavorare a testa bassa, senza credere che i miracoli cadano dal cielo, come questi signori vogliono far credere.

Lavorare per migliorare se stessi, la propria vita, è sinonimo di persone di gran successo, tuttavia il modo per farlo, ha davvero poco a che vedere con questi video/corsi/libri che ormai hanno invaso la rete.