Ciò che non puoi avere di giorno, la notte te lo prendi con la forza!! Recensione Seconda stagione Daredevil! Solo su NETFLIX.

Venerdì 18 marzo, è stata rilasciata finalmente la seconda stagione di Marvel Daredevil. I 2 mesi che hanno preceduto questa data, sono stati particolarmente intensi e pieni di hype, da parte di tutti i fans che hanno amato alla follia la prima serie, i loro protagonisti, le loro vicende, tutto l’universo di Hell’s Kitchen che faceva da sfondo riprodotto in un modo talmente credibile, da sembrare quasi reale! Le tante notizie ma sopratutto i tanti video rilasciati da Netflix Italia hanno perciò alimentato la voglia di sapere cosa sarebbe successo dopo….lo studio Nelson and Murdock, Karen, Stick, Il Diavolo di Hell’s Kitchenn, Wilson Fisk, la Yakuza…..

Ecco alcuni interessanti trailer:

Tutto sembra tornato alla normalità in una città governata fino a pochi mesi fà, dalle organizzazioni criminali che con la corruzione e  la violenza erano entrate persino in organi governativi e costituzionali come la polizia e la magistratura…..quando un giustiziere arriva in città, un uomo solo, un reduce della guerra del golfo, in cerca di vendetta e di verità per la sua famiglia…scova tutte le bande emergenti nel paese uccidendo uno per uno tutti i criminali, spacciatori, stupratori, assassini. La sua violenza è davvero inaudita ed è pari solo alla sua astuzia nell’uccidere a sangue freddo e nel combattere, lo chiamavano The Punischer!

Dopo ben 37 omicidi, Frank Castle (questo è il vero nome di The Punischer ) viene arrestato e per fargli evitare la sedia elettrica lo studio Nelson and Murdock si offre di difenderlo, ma la cosa che davvero anima Frank, è il sapere cosa è successo davvero alla sua famiglia quel pomeriggio nel parco, chi è stato il mandante dell’omicidio, in modo da poterlo scovare e fargliela pagare una volta per tutte…dall’altro troviamo gli avvocati dell’accusa….volti a mascherare la realtà con tesi di accuse volte a dimostrare l’infermità mentale dell’accusato e con referti medici falsi, relativi al luogo dell’omicidio dei familiari di Frank…magari volti a coprire qualcosa di più grosso…qualcosa che perfino l’FBI voleva insabbiare….

La seconda New Entry è lei, Elektra! Allieva di Stick (così come del Diavolo di Hell’s Kitchen) è una ragazza molto abile nel combattere, con armi e a mani nude….torna in città per ritrovare il suo “vecchio amore”, il suo compagno di armi in gioventù e per sconfiggere la Yakuza e prenderne così tutti i segreti….Black Sky è quello il segreto per governare il mondo per l’eternità…ma chi è davvero Black Sky?? Perchè la Yakuza crede tanto in questa “ideologia” in questo “mito”, al punto tale da sacrificare persino i suoi uomini migliori per ottenerla?? Cosa potrebbe succedere se finisse nelle mani sbagliate??

Karen: è lei l’anello “debole”, anzi, l’anello “umano” di The Punischer, a lei il compito di far uscire in lui la sua parte umana, la sua parte giusta, il suo lavoro come investigatrice presso un quotidiano locale sarà determinante per far venire a galla la verità…

Wilson Fisk: vi confesso che io ADORO questo personaggio, nonostante in questa seconda stagione si veda relativamente poco ( dato l’epilogo della prima stagione era prevedibile ) , ho amato il suo modo di manipolare le persone e la sua malvagità, persino ammirabile da alcuni punti di vista, nella terza stagione sicuramente tornerà protagonista come fù nella prima…

Stick: nonostante la sua cecità è un grande combattente e anche se abbandona i suoi allievi poco più che adolescenti, a modo suo li protegge…ha un ruolo chiave nei tasselli della trama, nonostante le sue apparizioni siano pressapoco identiche a quelle che furono nella prima stagione.

La Yakuza: Organizzazione criminale di stampo Orientale, nella Prima Stagione “affianca” Fisk, ma ora con la sua assenza è pronta a prenderne il potere, Black Sky è questa la chiave di tutto, i suoi uomini pur di perseguire questo ideale sono pronti anche alla morte, poichè credono nell’immortalità non hanno paura di morire per la loro causa….uno dei personaggi che nella prima serie credevamo come morto, nella seconda torna in vita, con enorme sorpresa di tutti.

COMMENTI FINALI.

PRO:

TRAMA BEN STRUTTURATA-TANTI COMBATTIMENTI-COLPI DI SCENA-GRANDE CAST- OTTIMO DOPPIAGGIO ITALIANO-PERSONAGGI CHIAVE DELLA PRIMA SERIE IN LARGA PARTE MANTENUTI.

CONTRO

PROLOGO POCO AUTOCONCLUSIVO, A DIFFERENZA DELLA PRIMA SERIE-NEW ENTRY CHE PER QUANTO MOLTO VALIDE, NON RIESCONO A MIO AVVISO A TENER TESTA A WILSON FISK-TRAMA CHE PER QUANTO BELLA, BEN STRUTTURATA E CON UN CAST DI ASSOLUTO VALORE, FORSE METTE TROPPA CARNE AL FUOCO IN UN LASSO DI TEMPO TROPPO RISTRETTO.

Per concludere credo che questa Seconda Stagione, non ha tradito le attese, quindi un plauso davvero agli Autori in primis, ciononostante la metto un gradino sotto la prima, che io ho preferito per i Toni meno Gore, più “ragionati” e meno “frenetici” e con un antagonista che davvero è per me una leggenda, Wilson Fisk, doppiato da una delle nostre leggende del doppiaggio italiano, Luca Ward. Se non avete ancora Netflix, è un ulteriore motivo per abbonarvi, 10 caffè in meno al mese valgono ben oltre la qualità, quantità di Serie TV che questa piattaforma crea, ormai da circa 6 mesi a questa parte!

 

VOTO FINALE 9.

Intervista al Leggendario Marco Farina, in arte “Farenz”: Youtuber e Blogger in ambito videoludico.

Buonasera a tutti, oggi abbiamo il piacere di intervistare uno degli youtuber italiani più importanti in ambito videoludico, Marco Farina, per tutti “Farenz”.
Il canale principale dove Farenz rilascia video, si chiama Angolo di Farenz.
Sul secondo canale invece, Second’Angolo, si organizzano degli eventi in diretta, tra Marco e i suoi collaboratori, LIVE che possono essere legate a qualche fiera internazionale come per esempio L’E3 di Los Angeles, oppure LIVE che vengono organizzate per parlare di giochi o temi di stretta attualità, che si tengono in media ogni 15-20 giorni.
Abbiamo infine “il cuore”, ovvero il sito vero e proprio, dove quotidianamente Farenz o i suoi collaboratori espongono una tematica e “i discepoli” (gli utenti veri e propri, a Farenz piace chiamarli così XD) intervengono in discussioni che sono davvero oserei dire quasi surreali, per la competenza e la cultura videoludica che hanno, sopratutto se paragonati a discussioni sterili e molto fini a se stesse presenti su molti forum o gruppi Facebook, di persone che fanno fatica a distinguere Fallout da Call Of Duty.
Ecco infine la pagina FB ufficiale.
Domande:
1) Ciao Farenz, da quanto tempo fai video su youtube? Cosa ti ha “spinto” letteralmente all’idea di aprire un canale e un sito/blog, che col tempo è diventato un’oasi felice per tanti videogiocatori? 
Il mio primo canale lo aprii nell’ormai lontano 2008, il mitico canale “farenz57”, in cui caricavo i video dell’AVGN a cui aggiungevo i sottotitoli in italiano. Ero giovane e poco informato riguardo eventuali problematiche di copyright, che prontamente mi colpirono attorno alla metà di quell’anno, con la conseguente chiusura del canale.
A settembre del 2008 aprii il canale “AngoloDiFarenz”, su cui la mi attività prosegue tuttora.
Più che di “cosa” mi ha spinto si dovrebbe parlare di “chi”, ovvero Avo, il mio compare videoludico di più vecchia data, comparso di frequente anche all’interno dei miei video.
Dopo aver visto i “miei” video sottotitolati dell’AVGN mi chiese “perché non fai un video tuo?”
E pensai… “perché no?”
E da lì nacque tutto, a partire dal canale YouTube, ai video e successivamente al blog.
2) A che età hai iniziato a videogiocare? Qual’è stata la tua prima console da casa e il primo cabinato da Sala Giochi che hai amato alla follia?
Ho cominciato a videogiocare “seriamente” attorno ai 5-6 anni. Dalle partite saltuarie al cabinato del bar dell’oratorio, la mia passione videoludica prese forma concretamente proprio quando arrivò l’Atari 2600 in casa mia, accompagnato dalla cartuccia Defender e del meno prestigioso ma altrettanto famoso Smurfs… il gioco dei Puffi!
Il primo cabinato che ricordo con maggior affetto è senza dubbio quello di Super Mario Bros., ma quello che all’epoca (seconda metà degli anni ’80) giocai con più frequenza fu quello di Double Dragon.
3) Parliamo un pò del tuo libro, dal titolo Press Play on Tape (storie di un videogiocatore senza Commodore 64), che io ho apprezzato moltissimo, al punto di leggerlo in 3 giorni scarsi, di solito compro molti libri, di vario genere, ma ne concludo 2-3 su 10 e in tempistiche non certo brevi XD ma il tuo davvero l’ho divorato (volendo essere un pò pignoli mi sarebbe piaciuto fosse durato altri 50-80 pagine :D), come è nata l’idea di creare un libro tutto tuo? Sei sicuramente noto, ma in un mercato, quello dei VG, investire sul cartaceo non è sempre un successo sicuro quindi complimenti anche alla Casa Editrice per il coraggio nel pubblicarti, basti vedere l’editoria italiana come è ridotta in ambito VG…cosa pensi di tutto ciò, quando ai nostri tempi c’erano anche 15 riviste mensilmente in edicola dedicate al nostro passatempo preferito, Internet ha ucciso questo mercato, oppure pensi che anche la qualità delle ultime riviste rimaste in vita sia scemata rispetto alle gloriose riviste anni 90,decretandone così la morte?
Anche in questo caso, devo ammettere che l’idea del libro non è nata da me, ma da una richiesta di colui che divenne poi il mio editore, ovvero Christian Borghi della Limited Edition Books. Conoscendomi per i video ed anche per gli articoli sul blog, mi propose questa nuova avventura, che accettai (non senza pensarci su un milione di volte), ma che alla fine decisi di accettare. Mi piace scrivere sull’Angolo, l’idea di scrivere un libro sulla falsa riga degli articoli che posto più o meno quotidianamente mi sembrava più che valida, più che altro perché avrei avuto la possibilità di poter approfondire maggiormente argomenti o episodi che in un blog, per chiari limiti di tempo da dedicare, non sarebbe possibile affrontare.
Ed è proprio il tempo ciò che ha cambiato tutto, a partire dai videogiochi, alle riviste, alla società intera.
Oggi le riviste non hanno quasi più senso di esistere. La società grazie alla rete ha bisogno di informazioni rapide, veloci, immediate. Ed in quantità sempre maggiori. Una rivista non si può permettere di pubblicare una recensione che i lettori hanno già letto in rete almeno 2-3 settimane prima.
Potenzialmente, credo che un magazine videoludico  potrebbe sopravvivere oggi solamente offrendo contenuti che in rete non si trovano ogni giorno, come approfondimenti, rubriche specifiche. Ma chi comprerebbe una rivista così? Sicuramente non un lettore under 20.
4) Tu non hai mai fatto mistero, che per te Youtube è una passione e non un lavoro. Possono passare anche 3-4 mesi dove non pubblichi nulla, mentre in 15 giorni fai 2 video. Anteponi la tua vita: lavorativa, familiare, sociale, al canale youtube e all’angolo di farenz, non abbandonandoli a se stessi chiaramente.
Secondo te,l’equazione  “Youtuber che parla di videogiochi”, può coesistere con l’espressione “Youtuber che Lavora, con i videogiochi?” Facendo molti video, facendo molte visualizzazioni e quindi monetizzando…e infine sacrificando in parte la propria obbiettività e verginità intellettuale? 
Fare lo Youtuber che parla di videogiochi e Lavorare come Youtuber che parla di videogiochi, credi siano 2 cose che possano andare a braccetto tra loro? Oppure una esclude l’altra?
Tu ad esempio, con la base di utenti che hai, potresti benissimo sfruttare la tua popolarità in favore di facili guadagni, facendo più video…cosa pensi di tutto ciò?
Piccolo commento da utente quale sono: preferisco di gran lunga LA QUALITA’, alla quantità’ 😉 
Le tue top e flop ten, caro farenz ti scrivo e altri video, sono patrimonio non solo di youtube ma dell’umanità intera 🙂
Fare lo youtuber e lavorare come youtuber sono due cose possibili? Sicuramente sì, ma con molta attenzione. Quante sono in Italia le persone che riescono a mantenersi con YouTube? Non so se riusciamo ad arrivare a 15. Per questo motivo quando ragazzi (specialmente i molto giovani) mi scrivono per dirmi che il loro sogno è quello di diventare YouTuber comincio a tremare.
Cosa significa essere YouTuber?
Per me significa semplicemente utilizzare una piattaforma che ti consente di caricare video. Stop.
YouTube è un mezzo, è uno strumento che mi ha consentito di diffondere le mie idee attraverso i miei video. Ma quali sono le idee di chi ha come unico scopo “voglio essere youtuber?” La premessa non è di sicuro delle migliori.
Non dimentichiamoci anche di un’altra cosa: monetizzare i propri video significa ottenere un reddito da parte di YouTube, ma l’ammontare di tale cifra è difficilmente calcolabile e soprattutto non è fissato tramite un contratto.
Se da domani ogni singola visualizzazione costasse la metà, lo youtuber guadagnerebbe la metà.
E si può davvero affidare il proprio futuro su una piattaforma così aleatoria? Per qualcuno sì, per me sicuramente no, sia perché non ho mai guadagnato cifre tali da poter mandare a fanculo il mio capo e dedicarmi esclusivamente a YouTube, ma soprattutto non riuscirei a dormire tranquillamente con un’incertezza di questo tipo.
Guardiamo MTV di 10 anni fa. Le figure dei cosiddetti VeeJay sono equiparabili agli YouTubers di oggi, almeno dal punto di vista della popolarità. Ma se un domani YouTube dovesse far la fine di MTV?
5) Cosa pensi dell’amicizia? In passato hai avuto collaborazioni con persone che, per un motivo o per un altro, non scrivono più sull’angolo o si sono messe “in proprio” se così si può dire. Che rapporto hai con loro? E con i tuoi collaboratori attuali? Li consideri amici o semplicemente collaboratori/conoscenti? Ci racconteresti qualche aneddoto?
Durante tutti questi anni di vita Angolare ho avuto modo di conoscere moltissime persone, alcune delle quali loro sono diventati amici veri e propri che sento quotidianamente e che portano avanti con me i progetti del canale YouTube e soprattutto del blog e del podcast di The GameFathers. Poi ovviamente, come nella vita non-digitale, è capitato di incontrare persone con cui per incompatibilità di carattere e di opinioni su determinati ambiti è risultato impossibile continuare a collaborare. Ci sta, fa parte della vita.
Con altri invece non si collabora più ma ci si sente comunque.
6) Da videogiocatore con 31 primavere sulle spalle, di cui 27-28 passate a smanettare e a smadonnare (all’occorrenza) a casa come in sala giochi, cosa pensi dell’attuale mercato dei videogames, personalmente faccio una gran fatica a trovare titoli che davvero mi facciano dire, WOW CAXXO!!! Concorderai con me che questa generazione di videogiochi, non ci sta di certo facendo gridare al miracolo, tranne che per poche eccezioni.
Cosa pensi del futuro dei videogiochi tra: Realtà Virtuale, Console che assomigliano sempre di più ai Pc e viceversa, Giochi rilasciati ad episodi…insomma, cosa ti aspetti da qui ai prossimi 5-10 anni?
Domanda difficile.
Sicuramente è meno frequente trovare quel titolo che ti faccia esultare, specialmente da quando sono arrivate PS4 e One, ma credo più che altro che ciò sia determinato sostanzialmente da due fattori:
A. Il passaggio tra la scorsa generazione e quella attuale non è corrisposto ai precedenti salti generazionali. Non parlo esclusivamente di grafica, sia chiaro, ma intendo dire proprio a livello concettuale. Da PS1 a PS2 abbiamo notato un miglioramento inimmaginabile dal punto di vista tecnico, da PS2 a PS3 oltre a giochi sempre più belli visivamente è stata massificata l’idea di poter giocare online anche con le console.
Da PS3 a PS4… boh, a parte twitch e i giochi un po’ più belli… mah, non è che sia poi cambiato molto.
B. Se da un lato le console sono cambiate poco, secondo me sono cambiati molto i videogiocatori, oggi sempre più esigenti e sempre più inclini a stroncare un titolo solamente perché non è poi così diverso dal passato o perché è l’ennesimo episodio riproposto della solita saga, non contando che alcuni giochi È NECESSARIO che escano per far sì che gli studi possano investire anche in altri progetti.
Dopo ovviamente va anche a gusti, perché comunque io per primo in questi ultimi due anni e mezzo ho giocato titoli che mi sono piaciuti moltissimo. Se davvero fosse un ambiente così negativo, credo che avrei abbandonato i videogiochi da tempo, ma così non è, anzi…
Da qui ai prossimi 10 anni mi vedo ancora con un pad in mano… ma non nel senso romantico della faccenda. Nel senso che nonostante la realtà virtuale mi interessi molto (mi sono fiondato a prenotare il PS VR su Amazon, nonostante senta molto l’odore di inchiappettata) sono anche convinto che il metodo “classico” di giocatore – controller – televisore sarà quello che l’avrà vinta nel tempo.
Quando avevo 12-13 anni e giocavo col mio sega mega drive nuovo di pacca pensavo “Chissà come videogiocherò tra 10 anni”… Ne sono passati 20 di anni e videogioco ancora alla stessa maniera, solo con milioni di poligoni a schermo.
7) Che rapporto hai con i social network in generale? Sò che non accetti amicizie sul tuo profilo privato FB da sconosciuti, sei poco attivo su Instagram, preferendo Twitter e Twitch, come mai questa scelta? Cosa ne pensa tua moglie Erica della tua passione videoludica?
Coi social ho un rapporto simile a quello che ho con YouTube, che peraltro considero una specie di social network. Mi piace utilizzarli o quando ho qualcosa da dire chi mi segue. Non li considero un’ossessione e non avrei comunque il tempo materiale per poterli sfruttare veramente come mezzo di diffusione dei miei video, a discapito di views e iscritti. Ma sticazzi anche.
Prediligo twitter a scopo informativo, perché mi permette di seguire solo chi veramente voglio seguire, senza bisogno di dover scrollare per mezzora su una bacheca di Facebook composta ormai solo da notizie sui Marò e da amiche che postano messaggi per dimostrare il loro Girl Power.
Mia moglie non è mai stata e mai sarà una videogiocatrice. Ci sta. Non ha senso cercare di convincerla del fatto che il videogaming sia la passione più fica del mondo. Nonostante ne sia convinto pienamente.
Tuttavia rispetta i miei spazi e soprattutto conoscendomi da un secolo, capisce il mio bisogno fisico di dover giocare almeno quel tot di ore a settimana.
8) Sei un tipo sportivo? Se si che sport pratichi?  Cosa fai nel tuo tempo libero?
Se sono uno sportivo? Credo sia la domanda più offensiva che mi abbiano posto da quando ho aperto l’Angolo.
No, non lo sono per niente purtroppo. E si vede.
Da ragazzino ho giocato a basket per molti anni, ma poi sono diventato intelligente e ho smesso. E ho messo su 20 chili.
Il mio tempo libero? È ormai dedicato esclusivamente ai videogiochi, al blog e alla scrittura/registrazione/montaggio video. Ah già, e a mia moglie.
Grazie per l’intervista e per il tempo dedicatomi, un saluto dal tuo vecchio discepolo Paluani 😀 

La Sesta Generazione di console…che sia anche l’ultima?

La nascita delle prime console casalinghe, avviene quasi in concomitanza, o comunque subito dopo la grande crisi che colpì il mercato dei videogioco dell’83….la pirateria dilagava e Atari fù incapace di contrastare tale fenomeno.

C’è una sorta di leggenda metropolitana che narra addirittura, di centinaia o forse migliaia di videogames invenduti da Atari, “sepolti” letteralmente da qualche parte nel New Messico.

Nintendo con un grande impiego, finanziario ma sopratutto, umano e di nuove idee, seppe invertire la rotta e ridare letteralmente linfa vitale, a un genere quello dei videogiochi che ormai era presente, in un mercato di nicchia solo nel paese del Sol Levante.

L’83 fù l’anno dell’uscità del Famicon, conosciuto come Nes in America e come Nintendo 8 bit, in Europa/Italia…la console raggiunse cifre di vendita davvero esorbitanti, specie per l’epoca, Nintendo in poco tempo controllava circa il 90% del mercato mondiale delle console casalinghe.

Sega tentò di insidiarla, ma con il suo Master System, riuscì solo a preparare quello che poi sarebbe il terreno, per quello che sarebbe stato l’assalto successivo, quello nella generazione 16 bit.

Tutto il mondo era entusiasta del Nes, ma pian piano i programmatori chiedevano nuova potenza e i giocatori volevano qualcosa di più complesso e godibile al quale giocare.

Siamo all’inizio degli anni 90, Sega sferrò l’attacco decisivo, anticipando la concorrenza, Sega Mega Drive venne accolto dal grande pubblico con grande entusiasmo, merito della campagna marketing fatta da Sega, non troppo dispendiosa ma comunque ben strutturata, vi erano postazioni da gioco di Sonic in ogni centro commerciale delle più grandi città americane….Sega sfruttava l’anello debole di Nintendo, ovvero la monopolizzazione che la casa di Kyoto voleva dare all’intero settore, destinando cifre irrisorie ai programmatori che decidevano di programmare per la loro console, e ultimo asso nella manica, non solo il prezzo della console era più basso della concorrenza ma il gioco Sonic era incluso gratuitamente nella confezione….altri tempi!! XD

La seconda generazione venne comunque vinta da Nintendo, anche se Sega le diede un grande filo da torcere, quella generazione li, io la ricordo bene, avevo circa 6 anni quando comprai il Mega Drive, fù una grandissima emozione giocare i vari titoli di punta: Sonic,The Legend of Shinobi , USA 94, Pete Sampras, Fifa 96, Street Fighter 2,Mortal Kombat…anche se invidiavo comunque chi aveva il Super Nintendo, dato che la consideravo (a ragione) superiore in tutto e per tutto, probabilmente stiamo parlando della miglior console mai uscita in assoluto, insieme alla prima Playstation.

La terza generazione di console vide l’ingresso proprio del colosso Nipponico, Sony, con la sua Sony Playstation…si iniziò a vedere il 3D nei videogiochi e non più la solita grafica bidimensionale, il concetto di spostarsi e muoversi in 3 dimensioni e non più in 2, il cambio di formato con cui venivano distribuiti i giochi, i CD e non più le classiche cartucce, che tanto hanno accompagnato le 2 generazioni precedenti, made in Sega e Nintendo….inoltre l’hardware di Sony Playstation era incredibilmente potente, ma allo stesso tempo facile da programmare, a differenza di quello di Sega Saturn, suo rivale diretto all’epoca…

Questo vide molti sviluppatori scegliere proprio Playstation a discapito della concorrenza…fù subito un boom di vendite, mentre Sega arrancava e tirava avanti solo con i suoi franchising principali.

Nintendo dal canto suo fece uscire solo nel 96 il suo Nintendo 64, console a 64 bit e non a 32 come Playstation e Saturn, molto molto potente, costosissima, (ricordo che all’epoca della sua uscita costava 1 milione di lire!!) e legata ancora alle classiche e ormai vecchie cartucce!

La terza generazione di console fù una grande epoca, molto produttiva dal punto di vista del software. Uscirono grandissimi titoli: Tekken, Crash Bandicoot, Toshinden, Resident Evil, Metal Gear Solid, Pandemonium, Tomb Raider, Final Fantasy…sul versante Playstation….Saturn ebbe anch’essa grandi giochi, Virtua Fighter, Night Into Dreams, Virtual Coop, Grandia, Panzer Dragoon….Nintendo 64 uscì al Day One con il gioco, probabilmente il migliore della storia dei videogiochi, o almeno il più rivoluzionario degli ultimi 20 anni, ovvero Super Mario 64….un mondo dove Mario si muoveva in 3 Dimensioni, con la stessa naturalezza e immediatezza che lo avevano reso così celebre in tutto il mondo, con le sue versioni 2D! Davvero uno spettacolo da guardare ma sopratutto da giocare! Il problema di Nintendo 64, fù la carenza di software, sopratutto nel primo anno di vita della console, ma poi uscirono giochi di primissimo spessore: Mario Kart 64, Bomberman 64, Castelvania, GodenEye 64, Banjo and Kazooie, International Superstar Soccer 64, The Legend of Zelda Ocarina of Time, Star Fox 64.

La terza generazione di console fù probabilmente la più prolifica in assoluto, qualità e quantità di software molto molto alta, sopratutto da parte di Sony Playstation, ma anche Sega Saturn e Nintendo 64, nonostante la loro sconfitta dal punto di vista delle vendite, fecero uscire perle che ancora oggi sono attuali e godibili da giocare, nonostante le 20 primavere circa che le separano dai giochi odierni…penso sopratutto a Super Mario 64, a Final Fantasy 7-8-9, a Night, o a Zelda Ocarina Of Time.

Le 2 noti dolenti che rovinano un pò tutto ciò che di buono è stato fatto in questa gen, sotto il profilo dell’innovazione, della qualità dei giochi, delle novità e dello spessore di essi, decisamente superiore a quello dell’era 16 bit…sopratutto grazie alla potenza delle macchine da gioco…..furono la pirateria, che dilagava  sopratutto in casa Sony, davvero molti, moltissimi compravano giochi pirata, ricordo al mio paese, su 10 acquirenti, eravamo forse 2-3 a comprare giochi originali, 60-70 mila lire per un gioco originale, contro 3-5 euro per un gioco pirata…e in secondo luogo, i videogames sopratutto grazie a Playstation diventarono un fenomeno di massa, questo fù positivo negli anni a venire, un pò meno per le successive generazioni, ma ci arriveremo in seguito.

Siamo giunti alla quarta generazione di console: Playstation 2 VS Gamecube VS Dreamcast VS Xbox…..questa gen, vide 2 aventi storici molto importanti. La morte a livello hardware di Dreamcast e la discesa in campo della casa di Redmond, con la sua Xbox pronta a sfidare a viso aperto tutti i competitors, sopratutto Sony.

Sega Dreamcast uscì troppo presto, rispetto all’uscita di Sega Saturn, con sorpresa e incredulità da parte degli acquirenti della “vecchia console”, il Saturn era un’ottima console dopotutto, ma dopo pochi anni di vita, venne comunque surclassata da Sony Playstation, sicchè Sega fece uscire una console potentissima, a 128 bit, di nome Dreamcast. La console ebbe un discreto successo e i giochi erano validi, la maggior parte per lo meno, ma purtroppo Sega, non versava in condizioni economiche favorevoli… e si ritrovò a fare il passo più lungo della gamba…dopo pochi anni Dreamcast cessò di essere prodotta e Sega diventò una casa dedita solo alla produzione di Software, sono lontani i tempi in cui sponsorizzava il Gran Premio di Monaco aimè….:( La console comunque ci diede perle come i 2 Shenmue, e 2 Sonic Adventure, Street Fighter 3….e funzioni che vennero implementate nelle console che la seguirono, come ad esempio il gioco in rete.

Xbox invece, entrò in campo come outsider, forte della potenza economica di un colosso come Microsoft, in questa gen, testò solo il terreno, se così si può dire, ma uscirono comunque perle come Halo, Fable (che io considero uno dei più grandi giochi della storia dei VG), Project Gotham Racing, Forza Motorport e per la prima volta in una console occidentale fece la sua comparsa un vero e proprio servizio internet, Xbox Live, che era davvero un capolavoro di efficienza e di affidabilità.

Questa gen, venne vinta comunque da Playstation 2, anche se inizialmente la console non vendette molte unità, per via della pochezza del software disponibile, Gamecube di Nintendo fece registrare numeri discreti, ma purtroppo da li si vide che la casa di Kyoto ormai stava perdendo la leadership che aveva avuto per quasi un decennio in favore di Sony sopratutto…ma anche di Microsoft.

 

Quinta generazione: Xbox 360 VS Playstation 3 VS Wii. Microsoft anticipò la concorrenza, Xbox 360 uscì in largo anticipo rispetto a Playstation 3, registrò un’ottima partenza in termine di vendita, sopratutto grazie a giochi come Kameo, Perfect Dark 0, Dead Or Alive 4, GRAW, Oblivion…Playstation 3 uscì con circa 1 anno di ritardo, mentre Nintendo si era chiamata in un certo senso fuori dalla lotta, puntando su un hardware non certo potentissimo, ma indirizzato verso i giocatori casuali, persone che non si erano avvicinate mai a un videogioco, grazie al pad chiamato “Nunchuk”, che somigliava più a un telecomando che a un vero e proprio pad tradizionale.

Per la prima volta nella storia cominciamo a parlare di DLC (contenuti a pagamento per giochi già acquistati), di Aggiornamenti legati ai giochi (migliorie a difetti presenti) e aggiornamenti al sistema operativo delle console. In termine di vendite assistiamo a un pareggio tra Xbox 360 e Playstation 3, con Wii distaccata ma che comunque vendette molto molto bene. A livello software, mi sento di dare la medaglia d’oro a The Last Of Us per Playstation 3, un gioco che verrà ricordato per molti molti decenni, senza dimenticare Uncharted 2-3, Killzone 2-3, Halo 3-4, Gears 2-3, Lost Planet di Capcom, Street Fighter 4, Lost Odyssey del maestro  Hironobu Sakaguchi (creatore della serie Final Fantasy), Resident Evil 5, Super Mario Galaxy 1-2, insomma i giochi belli e interessanti non sono certo mancati!! XD

 

Sesta generazione: Xbox One VS Playstation 4 VS Wii U. Xbox One è partita davvero a razzo, ottimi giochi, o comunque buoni giochi, ma considerando ciò che in genere offrono le console al day one non ci si può di certo lamentare. Siamo a Novembre 2013 e sulla console MS possiamo annoverare titoli come: Ryse, Dead Rising 3, Killer Instint, Forza Motorsport 5….mentre su Playstation 4, a parte Killzone Shadow Fall che è un ottimo FPS, davvero il nulla o quasi…MS fece però il terribile errore di inserire un accessorio, il Kinect che innalzò il prezzo della console di ben 100 euro/dollari, rispetto alla controparte Sony, arrivando così a costare 499 euro, contro i 399 euro di Playstation 4…questo chiaramente non giovò in termini di vendite, sopratutto perchè questo accessorio, venne poi eliminato dalla confezione e venduto solo separatamente, mentre in precedenza veniva definito un accessorio indispensabile per poter giocare e sfruttare al meglio la console con relativo software…senza contare che all’E3 di Los Angeles, MS affermò di bloccare il mercato dell’usato, negando quindi ai giocatori la possibilità di vendere o comunque dare in permuta giochi già giocati in passato, con conseguente polemica scatenata sui vari social network….e anche qui fù fatta marcia indietro, non proprio un bel segnale di coerenza.

Adesso, a distanza di 2 anni e mezzo dall’uscita delle nuove console, in termini di vendite Playstation 4 surclassa nettamente Xbox One, che comunque sta vendendo bene. Ma il vero problema rimane il software, ci sono davvero poche, pochissime esclusive su entrambe le macchine, MS sta facendo decisamente meglio, ma ha più che altro innovato e non rivoluzionato, ci sono ottimi giochi: Halo 5, Forza 6, Rise Of Tomb Raider, su tutti, ma si tratta più che altro di versioni potenziate di giochi usciti già nella precedente generazione, nulla che ti faccia dire WOW! sto giocando su una console di nuova generazione e non sulla mia Xbox 360….Playstation 4, campa invece di rendita, vende come il pane nonostante l’estrema scarsità di esclusive, ma un pò per colpa degli errori passati di MS, un pò perchè in Europa, Playstation è sinonimo di videogiochi, un pò perchè ci sono siti,youtubers pagati letteralmente per parlarne bene…insomma, il dado è tratto come si dice…Senza contare poi delusioni multipiattaforma come Metar Gear Solid V, oppure Fallout 4…che hanno deluso le aspettative di milioni di videogiocatori

Il futuro dei VG mai come ora, mai come nella storia, è avvolto nel mistero, il 2016 sarà l’anno chiave per vedere cosa succederà. Se usciranno grandi titoli (spero negli ormai prossimi Quantum Break-5 aprile, Uncharted 4-10 maggio, Doom 4-13 maggio), SE e come verrà implementata la realtà virtuale nei videogiochi, SE avremo una sorta di unificazione tra Console e Pc, una specie di Ibrido, cosa che sta già succedendo sopratutto in casa Microsoft…sia a livello di sistema operativo che di software (Quantum Break non sarà esclusiva Xbox One ma uscirà anche per PC), SE assisteremo alla morte dell’inventiva, della qualità, in favore del profitto facile (Ubisoft e EA insegnano…come la versione Vergognosa, incompleta, con un Net Code ballerino, rilasciata a prezzo pieno di Street Fighter V).SE, le console saranno potenziabili come i pc. Insomma staremo a vedere.

Per quanto riguarda Wii U…Nintendo ormai è solo una copia sbiadita di quella che è stata la gloriosa casa a cavallo degli anni 80 e 90, la sua ultima console è stata un fallimento sotto ogni punto di vista. Per il futuro è stata annunciata NX, console che dovrebbe avere una potenza hardware pari a Playstation 4 e Xbox One, un’online degno di questo nome e una collaborazione con le terze parti più capillare.

Non voglio fare il disfattista, i bei giochi ci sono stati anche in questa gen: The Witcher 3, Batman Arkham Knight, Halo 5, Forza 6, Rise Of Tomb Raider,Killer Instint, Until Dawn, The Order 1886….ma è davvero troppo troppo poco.

Intervista ai Playerinside, 2 tra i più famosi youtubers italiani a tema videoludico.

Buongiorno a tutti, oggi abbiamo il piacere di intervistare i Playerinside. Due Youtuber catanesi con oltre 200.000 followers nei loro 2 canali, che trattano di videogiochi moderni e anche un pò retrò, con uno stile, una professionalità e un’umorismo del tutto unici! XD
Ecco alcuni link utili, i loro canali youtube:
Pagina ufficiale Facebook:
1) Raiden e Midna, quali sono i vostri veri nomi? Cosa fate nella vita? Come vi siete conosciuti?
Ciao a tutti e grazie per l’intervista. Ci chiamiamo Gianluca Verri e

Maria Elisa Calvagna. Nella vita abbiamo tanti interessi ma attualmente

Youtube è al primo posto. Ci siamo conosciuti chattando su MSN nell’ormai

lontano 2004.

2) La vostra grande attività su youtube, ma anche su altri social, quanto tempo vi lascia alla vostra vita reale, come riuscite a far conciliare il tutto?
Ultimamente decisamente poco. Dobbiamo infatti stabilire delle giornate

di riposo. Anche se si tratta sempre di riposo relativo poiché non

riusciamo mai veramente a staccare del tutto da Internet (soprattutto

Raiden!). Comunque non siamo ancora a livelli patologici, questo no!

3) Quali sono le vostre passioni oltre ai videogames? Quanto tempo dedicate ad essi e ad altri hobby?
3) Abbiamo veramente tante altre passioni, tra cui il cibo, i viaggi, la

musica e il cinema. Dedichiamo a questi altri hobby il giusto tempo,

privilegiando l’una o l’altra passione a seconda dell’umore di quel

giorno.

4) Da “vecchio iscritto” al vostro canale quale sono, credo che il vostro maggiore punto di forza sia la vostra grande intesa,sia nella preparazione dei video, ma sopratutto “nel video stesso”. Quanto crediate incida il vostro vivere insieme, essere sposarti, nel successo del canale?
Beh tantissimo. Non esiste canale solo con uno dei due, ormai. Siamo

complementari e anche i nostri fan ci reclamano sempre in coppia. Quando

ci azzardiamo a fare un video separatamente… apriti cielo! Subito mille

domande su dove sia finito l’altro!

5) Cosa pensate dell’Italia in ambito videoludico? Secondo voi come mai i videogiochi sono visti ancora come giochi per bambini o per adulti poco cresciuti? Perchè ci sono così poche software house italiane, rispetto ad altri paesi come magari la Francia o l’Inghilterra? Cosa pensate in generale degli organi di informazione italiani? Videoludici e non? Da vecchio videogiocatore quale sono, sono davvero rammaricato che non ci sia nemmeno una rivista cartacea multipiattaforma acquistabile in edicola.
La situazione in Italia è molto migliorata rispetto a qualche anno fa,

soprattutto sotto il punto di vista degli indie (giochi sviluppati da programmatori indipendenti a basso costo). Per i quali però spesso

non impazziamo, siamo più giocatori da tripla A (giochi sviluppati da grandi case produttrici con investimenti di milioni di dollari/euro).
Rispetto ad altri paesi è presto detto: in Italia le tasse sono

semplicemente assurde. Altissime! È giusto pagarle, ci mancherebbe, però

sono veramente proibitive. Così anche software house talentuose, italiane,

migrano all’estero o licenziano poco a poco i loro impiegati con

conseguente fuga di cervelli.
Gli organi di informazione italiani… dunque… Ci soffermiamo sulle

riviste specializzate. Molte di esse sono competenti e svolgono un grande

lavoro ogni giorno. Lo sappiamo anche avendoci lavorato in passato, in

diverse di esse.
Per quanto riguarda le riviste cartacee, beh… è da troppo tempo che non

ne acquistiamo una. E prima le acquistavamo praticamente tutte e per tutte

le piattaforme! XD

6) Cosa pensate dei videogiochi odierni? il profitto ha avuto la meglio sulla qualità? Le software house odierne, secondo voi producono giochi di livello oppure puntano al guadagno facile a discapito del videogiocatore?
Qualche anno fa non l’avremmo detto però in alcuni casi, purtroppo, è

così. Manca l’inventiva perché manca la possibilità di rischiare. Si deve

sempre concretizzare e quindi si investe su progetti sicuri e spesso

scopiazzati. Un po’ come se su Youtube ci mettessimo sempre a fare gli

stessi video solo perché vanno forte.

7) La vostra avventura su Youtube è iniziata quasi per gioco, ma ora, dato il numero di iscritti e la quantità/qualità di video che pubblicate, si può dire che sia diventata quasi una vostra seconda attività lavorativa, siete d’accordo con questa mia descrizione? Riuscite a considerare Youtube come un lavoro o semplicemente per voi è anche un modo per divertirvi e creare una community di videogiocatori? Di conseguenza, con l’aumentare degli iscritti sono arrivati i primi “detrattori”, anche se chiamarli così forse è un pò eccessivo. Tuttavia, le critiche, come i complimenti (che sono la stragrande maggioranza), incidono in quale modo sulle vostre scelte future? oppure avete una via maestra prestabilita da seguire?
No, attualmente è una prima attività lavorativa, altro che seconda! XD
Tuttavia noi siamo sempre del parere che, data la passione fuori dal

comune che mettiamo in quello che facciamo (domani potrebbero pure

togliere la monetizzazione per mesi e mesi e non ce ne faremmo un grosso

cruccio) definiamo sempre Youtube come “una passione che ci dà un piccolo

ma adeguato ritorno economico”. Per ora – e speriamo per molto tempo – la

vediamo così. Chiamare una passione “lavoro” toglie la magia e la bellezza

della passione stessa. Il lavoro non lo abbiamo MAI inteso come qualcosa

di “divertente” o “appassionante”. Ma sempre come un obbligo. Ecco perché

facciamo fatica a chiamare Youtube un “lavoro”.
Ovviamente, proprio perché una passione, si riesce a condividere tutto con

una bella community che aumenta ogni giorno.
Quando le critiche sono costruttive e si condividono, anche solo in parte,

non possono fare altro che migliorarci. Quando sono frutto di invidie o di

affermazioni quantomeno audaci di detrattori (che, di fatto, non sanno che

rischiano molto più di ciò che pensano a fare certe illazioni) le

trattiamo come tali. A seconda dei casi. Abbiamo diverse e robuste tutele

sotto questo punto di vista. Anche legali.

8) Cosa ne pensate della Realtà Virtuale nei videogiochi? Secondo voi tra 5-10 anni giocheremo tutti con Oculus Rift o con apparecchi similari?
Non siamo molto interessati a questo tipo di approccio al videogioco che

di fatto lo snatura e non ne aumenta il fascino come “sostituzione totale”

del classico controller. È qualcosa “in più” che non attecchirà come

soluzione principale nell’approccio ai videogiochi. Peraltro troppe

persone soffrono di motion sickness (nausea, vertigini), noi compresi,

perché possa diventare un fenomeno di massa così presto. Consideriamo

anche i costi, decisamente proibitivi.

9) In un futuro prossimo, credete che le console si fonderanno ai pc? Avremo una specie di Ibrido? Già ora le console vanno su internet, fanno aggiornamenti sia nei giochi, che nella dashboard, hanno numerose applicazioni. Mentre i Pc fanno girare giochi che solo pochi anni fà erano dedicati prettamente ad un pubblico console e la facilità di utilizzo è senza dubbio aumentata, così come la loro potenza rispetto alle console odierne….secondo voi come si evolverà la situazione?
Eh, belle domanda. Ultimamente il mercato PC ha avuto un incremento

incredibile. Su PC c’è praticamente tutto e il Pc può essere trattato

anche come una sorta di console. Noi stessi, acquistando Steam Controller

e Steam Link, ormai abbiamo una sorta di nuova console potente a casa

(potente perché è un PC veramente performante ).
Domanda decisamente difficile, considerando che rispetto alle precedenti

generazioni, queste console attuali stanno, almeno in parte, deludendo. O

comunque non entusiasmando.

Vi ringrazio per l’intervista, un mega saluto al Mitico Raiden dai 1000….volti XD e alla grande Midna, sempre sorridente e professionale!
Grazie a te, a voi. È stato un piacere!

– Raiden e Midna